La canoa sciamanica è un antico rituale di guarigione
L’’uso della canoa sciamanica è molto diffuso nel mondo indigeno e in diverse culture sciamaniche.
La si trova in Siberia sotto forma di zattera, in Malesia e Indonesia, dove è collegata alla “barca dei morti”, oppure tra i Conibo della foresta amazzonica o tra i Salish della Costa.
Si tratta di un rituale molto affascinante: lo sciamano si reca nel “mondo di sotto” alla ricerca dell’anima perduta, le cui strade sono le acque magiche.
Tradizionalmente lo sciamano sdraia la persona dinanzi a se ed entra in uno stato di estasi provocato dal suono de tamburo, attraverso l’alterazione della respirazione o con il canto di un mantra, successivamente lo sciamano parte per il mondo di sotto per recuperare l’anima che si è perduta..
Il rituale della canoa sciamanica, per noi è una pratica di re-integrazione, dove andremo a recuperare alcuni aspetti delle forze che la nostra mente ha scelto di rimuovere.
Per eseguire il rituale è necessario un gruppo, il gruppo crea un’energia potente.
Quando si viaggia nella canoa, si parte per il mondo di sotto e si va alla ricerca di se stessi; per tutta la durata del rituale saremo accompagnati dal tamburo.
Ogni partecipante verrà bendato allo scopo di entrare in contatto con se stessi e liberare la propria visione.
Si viaggerà per molti luoghi e questi luoghi verranno esplorati.
È un rituale che può durare anche due ore ed è adatto a chi ha già un’esperienza nei viaggi sciamanici.